Il presente manuale non ha la pretesa di far conoscere gli acciai inossidabili in termini approfonditi e in tutti i loro aspetti, né di esaurire il tema in questa breve trattazione.
Si è semplicemente tentato di realizzare per il generico utilizzatore una sorta di guida, di manuale di buona pratica, in modo da fornire gli elementi essenziali per far fronte, in maniera rapida, ai numerosi quesiti che spesse volte ci si pone in fase di progettazione, di lavorazione o di messa in opera.
Gli acciai inossidabili sono leghe ferrose che riescono a unire le proprietà meccaniche tipiche degli acciai, alle caratteristiche intrinseche dei materiali nobili, quali tipicamente le notevoli doti di resistenza ai fenomeni corrosivi.
Gli inox si dividono in tre grandi famiglie: i martensitici, i ferritici e gli austenitici.
Con gli acciai inossidabili c’è la possibilità di disporre di una vasta gamma di proprietà sia fisiche che meccaniche per le più disparate situazioni applicative.
La notevole diversificazione delle applicazioni industriali raggiunta dagli acciai inossidabili ha necessariamente portato le ditte trasformatrici all’esigenza di poter disporre sul mercato di diversi prodotti siderurgici nei vari formati.
È sempre molto aleatorio poter prevedere, in generale, il comportamento nel tempo di un determinato materiale metallico se messo in contatto con un certo ambiente.
Lavorare gli acciai inossidabili presuppone la conoscenza di alcune loro particolari caratteristiche ed esigenze specifiche che tengono conto delle attitudini alle lavorazioni delle diverse leghe e delle modificazioni strutturali che possono verificarsi durante le fasi di trasformazione.
Le tecniche di unione adottabili con gli inox sono molteplici, sia nell’ambito delle giunzioni fisse che delle giunzioni smontabili.
La finitura superficiale di semilavorati o manufatti in acciaio gioca un ruolo determinante.