CENTRINOS - Guida alla lavorazione degli acciai / Steel processing guide

32 abrasive and objects is determined so as to not occupy more than 50÷60% of the entire volume. The mixture is loaded dry or with liquids such as water, soap and water, etc. The movement of the tum- bler is rotated around its axis, usually combined with appropriate vibrational stresses. Abrasives (in natural or synthetic suitable form) must be intended only for stainless steel work: we must therefore ensure that they do not contaminate, with less noble material, the material being processed (typically carbon steel). COLORING The stainless steel coloring can be achieved by im- mersion in an aqueous acid solution. With the same concentration of acid in the bath, the variation of the parameters “temperature” and “soak time” allows you to create different colors, ran- ging from bronze to blue, to red, to green, with several intermediate shades. The technology of realization involves three essen- tial steps: surface preparation, coloring and fixing. This process results in a surface conversion phenomenon, since on the metal takes place the formation of subse- quent oxide layers. Thus, the different color appears for “interference”. It is caused by the existing phase difference between the reflected light beams from the different surfaces of formed oxide in the treatment and those reflected in- stead by the underlying metal surface. PAINTING AND GLAZING Although these technologies are not very suitable on stainless steels, they can be used with good ae- sthetic and functional success, following a careful sur- face preparation with a thorough degreasing and with mechanical activation of the surface itself. The most widely used paints are those based on epoxy resins that have a good anchorage. You should follow the directions of the manufactu- rers of paint or varnish and predict, when required, the use of primer before performing the actual varnishing. As for the enamelling, enamels are used dry or in aqueous suspension (100 parts of enamel and 40 par- ts of water) with heating in the oven (neutral atmosphe- re or oxidized) at 800÷820 °C for about 3 minutes. Nei recipienti (buratti) trovano alloggiamento gli oggetti da finire insieme ad opportune quantità di abra- sivo. Di solito il rapporto tra i pesi dei manufatti da fi- nire e dell’abrasivo varia da 1:3 a 1:5; il rapporto di riempimento del buratto con l’insieme oggetti-abrasivo viene determinato in maniera da non occupare più del 50÷60% dell’intero volume. La miscela è caricata a secco oppure con liquidi quali acqua, acqua e sapone ecc. Il movimento del buratto è di rotazione attorno al proprio asse, unito di solito a opportune sollecitazioni vibrazionali. Gli abrasivi (naturali o sintetici di opportuna forma) è necessario che siano destinati alla sola lavorazione dell’inox: bisogna verificare quindi che non contamini- no il materiale in lavorazione con materiale meno nobi- le (tipicamente con l’acciaio al carbonio). COLORAZIONE La colorazione dell’acciaio inossidabile si può otte- nere mediante immersione in una soluzione acquosa di acidi. A parità di concentrazione degli acidi nel bagno, la variazione dei parametri “temperatura” e “tempo di im- mersione” consente di realizzare differenti colorazioni, che vanno dal color bronzo al blu, al rosso, al verde, con diverse tonalità intermedie. La tecnologia di realizzazione prevede tre fasi es- senziali: la preparazione superficiale, la coloritura ed il fissaggio. Questo processo determina un fenomeno di conversione superficiale, in quanto sul metallo avviene la formazione di strati di ossido successivi. La differente colorazione appare pertanto per “in- terferenza”. Essa è causata cioè dalla differenza di fase esistente tra i raggi di luce riflessi dalle diverse superfici di ossido formatesi nel trattamento e quelli riflessi invece dalla superficie del metallo sottostante. PITTURAZIONE E SMALTATURA Anche se queste tecnologie non sono molto adatte su acciai inossidabili, esse si possono utilizzare con buona riuscita estetica e funzionale, seguendo però un’attenta preparazione superficiale con un accurato sgrassaggio e con un’attivazione meccanica della su- perficie stessa. Le pitture più utilizzate sono quelle a base di resine epossidiche che presentano un buon ancoraggio. È opportuno seguire le indicazioni dei produttori di pitture o vernici e prevedere, quando è richiesto, l’uso di primer prima di eseguire la verniciatura vera e pro- pria. Per quanto riguarda la smaltatura sono utilizzati smalti a secco o in sospensione acquosa (100 parti smalto e 40 parti acqua) con riscaldamento in forno (atmosfera neutra o ossidata) a 800÷820 °C per 3 mi- nuti circa.

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