CENTRINOS - Guida alla lavorazione degli acciai / Steel processing guide

I t is always very aleatory be able to provide, in general, the beha- vior in time of a given metallic material if put in contact with a certain environment. Stainless steels, due to their chemical composition, have the possibility of self-passivation, as seen at point 1) and to be able to meet the most disparate conditions of aggression. There are many parameters which favor the triggering of a corrosive phenomenon: - aggressive agent concentration; - aggressive agent temperature; - speed ​of the fluid on the walls; - surface finish of the metal; - etc. Normally, however, the two values ​more determinants to note are the concentration and the temperature of the corrosive substance; that’s why when choosing a steel according to the environment in which it will have to work, you need to know, if possible, at least the- se two parameters. In general, the best behavior towards the corrosive phe- nomena, is offered by the austenitic steels, in particular those related to the chromium-nickel-molybdenum, which have a particularly resistant passive film. The order then come the ferritic and martensitic steels which are those with the lowest levels of chromium. To avoid inneschino corrosion on steel, in addition to sui- tably choose the typeof serviceas a functionof thematerial to which it is intended, it is also good to follow some precautions during processing and themass inwork. It is necessary in the meantime, both during storage of the products, both in the phase of transformation during machining operations, both during installations, avoid contamination with less noble ma- terials, such as those caused by steel common. The possibly contaminated steel, even in the presence of an aggressive very bland, may become stained and start to localized corro- sion phenomena. The unions with the filler material have to be performed with the electrodes shown for the base material; while the junctions carried out by mechanical elements must provide that thematerials constituting the connectingmembers are of steel or of equal nobility (eg. monel, etc.). This is to avoid that inneschino galvanic corrosion due to the different nobility of the metals brought into contact. We must not use, on finished components, cleaners or strippers who have high percentages of chlorinated substan- ces (for example, you should not use hydrochloric or com- mercial muriatic acid). Sometimes in order to effectively clean the surfaces dell’inox simply normal soap and water or water and soda. In cases where the dirt is much more resistant or where it is necessary to proceed to pickling (for example, the weld beads) or decontamination (in the case of ferrous conta- mination), it is possible to use appropriate products in paste to be used in a localized manner onto the area to treat. Here you are shown, schematically, the most common corrosion on steel and recommended installation methods to avoid collision with a proper choice of the type of steel to be used and with practical tips to follow. È sempre molto aleatorio poter prevedere, in generale, il com- portamento nel tempo di un de- terminato materiale metallico se messo in contatto con un certo ambiente. Gli ac- ciai inossidabili, grazie alla loro composizione chimica, hanno la possibilità di autopassivarsi, come già visto al punto 1) e di poter far fronte alle più disparate condizioni di aggressione. Sono molti i parametri che giocano a fa- vore dell’innesco di un fenomeno corrosivo: - concentrazione dell’agente aggressivo; - temperatura dell’agente aggressivo; - velocità del fluido sulle pareti; - finitura superficiale del metallo; - ecc. Normalmente però i due valori più deter- minanti da tenere presente sono la concentra- zione e la temperatura della sostanza corrosiva; ecco perché nella scelta di un certo inox in funzione dell’ambiente nel quale dovrà lavorare, è necessario conoscere, se possibile, almeno questi due parametri. In generale, il miglior comportamento nei confronti dei fe- nomeni corrosivi, è offerto dagli acciai austenitici, in particolare da quelli legati al cromo-nichel-molibdeno, che presentano un film passivo particolarmente resistente. Nell’ordine poi vengo- no i ferritici ed i martensitici che sono quelli a più basso tenore di cromo. Per evitare che si inneschino corrosioni sugli inox, oltre a scegliere opportunamente il tipo di materiale in funzione del servizio al quale esso è destinato, è bene anche seguire al- cune precauzioni durante le lavorazioni e la messa in opera. È necessario intanto, sia in fase di stoccaggio dei prodotti, sia in fase di trasformazione durante le lavorazioni, sia durante le installazioni, evitare contaminazioni con materiali meno nobili, come ad esempio quelle causate dall’acciaio comune. L’inox eventualmente contaminato, anche in presenza di un aggres- sivomoltoblando, puòmacchiarsi edare inizioa fenomeni cor- rosivi localizzati. Le unioni con materiale d’apporto devono venire eseguite con gli elettrodi indicati per il materiale di base; mentre le giun- zioni effettuate con elementi meccanici devono prevedere che i materiali costituenti gli organi di collegamento siano di inox o di pari nobiltà (per es. monel, ecc.). Questo per evitare che si inneschino corrosioni galvaniche dovute alla differente nobiltà dei metalli messi a contatto. Non bisogna utilizzare, sui componenti finiti, soluzioni de- tergenti o decapanti che abbiano elevate percentuali di sostan- ze clorurate (ad esempio, non si deve usare acido cloridrico o muriatico commerciale). Avolte per pulire efficacemente le su- perfici dell’inoxèsufficiente lanormaleacquaesaponeoppure acqua e soda. In casi ove la sporcizia sia molto più resistente o dove sia necessario procedere a decapaggio (per esempio, i cordoni di saldatura) o a decontaminazione (nel caso di conta- minazione ferrosa), è possibile utilizzare appositi prodotti in pa- sta da impiegare inmaniera localizzata sulla zona da trattare. Di seguito si sono illustrati, in maniera schematica, i feno- meni corrosivi più ricorrenti sugli inox ed i metodi consigliati per poterli evitare con una scelta adeguata sul tipo di acciaio da impiegare e con consigli pratici da seguire. LA RESISTENZA ALLA CORROSIONE RESISTANCE TO CORROSION 5 11

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